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Teatro Zeta | "Donne d'amore uccise": storie di femminicidio | Spettacolo del Teatro Lelio
Domenica, 11. Dicembre 2016, 19:00

Da Sofocle a Shakespeare fino alle cronache attuali per percorrere un viaggio nel complesso universo femminile attraverso la letteratura di tutti i tempi: è lo spettacolo dell'autrice e regista Giuditta Lelio che porta sul palco del Teatro Lelio di Palermo "Donne d'amore uccise" in programma venerdì 15 aprile alle ore 21.30.

Un ritorno al "teatro civile" con la doverosa testimonianza contro il femminicidio, nella convinzione che il teatro sia sempre chiamato a raccontare la verità. Giuditta Lelio affronta questa dolorosa prova di scrittura attraversando un percorso difficile e spaventoso.

Sul palcoscenico, in controluce, l’ombra di un uomo e, al centro della scena, a dividere i due pianeti, il maschile e il femminile, un abito da sposa bianco e bellissimo, archetipo dell’inconscio collettivo, legato nell’immaginario femminile alla vita di coppia, all’unione, all’appagamento emotivo dell’innamoramento, della passione. Per raggiungere l’apice di questa felicità tanto agognata e immaginata da sempre, può illudersi di poter costruire il suo sogno e la sua relazione perfetta anche con l’uomo sbagliato. 

Due donne sul palcoscenico, interpretate da Danila Laguardia e Micaela De Grandi, daranno voce ad altre che, soffocate, non possono più denunciare l’uomo che manca di rispetto, che è ossessionato dalla gelosia, che denigra per distruggere l’autostima, che toglie la libertà di esprimere i pensieri, che distrugge le relazioni affettive preesistenti, che usa violenza per dimostrare il suo potere assoluto. 

La salvezza delle donne passa dalla formazione, dall’educazione sentimentale per affinare un nuovo senso: la percezione del pericolo per allontanarsi fin dalle prime subdole provocazioni. La salvezza è lavorare sulla personalità delle donne che con la pancia e l’intuito devono fare un percorso al contrario: costruire un sé nuovo, forte e consapevole, capace di riconoscere il sentimento positivo, sapendo che un’unione non è mai un vincolo indissolubile e che l’amore non è  dipendenza affettiva, ma libertà.