Tutto pronto per la quarta edizione di "Sponde Sonore", il festival proposto dal circolo Arci Tavola Tonda e che si svolgerà ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. L'offerta artistica proposta si muoverà nel solco della musica contemporanea e d'autore e, come si evince dal nome stesso della rassegna, punta a offrire un ventaglio di suoni, stili, generi e a far incontrare generazioni di artiste e artisti che hanno messo in moto processi di innovazione, rielaborazione e interpretazione della tradizione musicale italiana e internazionale: ci riferiamo a Daniele Sepe con il suo sincretismo tra tradizione e jazz, a Ginevra Di Marco che ha reinterpretato, magnificamente, prima la canzone "sociale" e poi quella d'autore, alla formazione e produzione eclettica di Francesco Bearzatti, sassofonista tra i più quotati in Italia, a Olivia Trummer, tedesca di nascita ma milanese d'adozione, che ha al suo attivo 8 album e a Joscho Stephan, virtuoso e maestro indiscusso della chitarra manouche.
Accanto a questi nomi di sicuro richiamo, il resto dell'offerta in programma punta sia sulla valorizzazione di giovani artiste e artisti, dalla storia e dalla provenienza geografica differenti, che su artiste e artisti siciliani, di stanza nell'isola o meno, la cui qualità è indiscussa e che godono di un grande seguito in ambito locale.
Nel primo caso includiamo gli Still Life, progetto parallelo della giovane cantante della Barcelona BalKan Gipsy Orchestra Margherita Abita, la piemontese Valentina Nicolotti, il cui disco Calicantus uscito a fine 2020 ha avuto splendide recensioni, i Lyradanz con il loro repertorio di composizioni originali con influenze dal folk italiano ed europeo, Rocco Nigro e Rachele Andrioli, la cui proposta mette insieme le sonorità della Notte della Taranta con la poetica di Pasolini, il trio ViolaContraKora, che unisce le sonorità africane e la musica classica e popolare europea. Legati invece al contesto locale avremo le performance di MatrimiaTrizziRiDonna e LassatilAbballari conosciutissimi e stimatissimi a Palermo e Eleonora Bordonaro, catanese ma trasferitasi a Roma, con la sua musica d'autore in lingua siciliana.
A concludere questo viaggio, due incursioni nel mondo dell'elettronica: Passepartout Duo, che combina sapientemente l’elettronica ambientale a una musica concreta prodotta da strumenti artigianali (una lira elettrica, un glockenspiel realizzato con i tasti amplificati di un piccolo pianoforte, un’amadinda di legno e un mini vibrafono, tutti strumenti riciclati da materiali trovati per strada) e il duo napoletano formato da Renato Fiorito e Antonio Raia in cui sax tenore è il protagonista assoluto del progetto, suonato senza sovrastrutture né filtri, in modo viscerale, vibrante, scarno e poetico, e che sembra incarnare sia nei momenti più esplosivi e vulcanici sia in quelli più pacati e riflessivi la bellezza struggente e disperata della metropoli partenopea.


 
CALENDARIO DEI CONCERTI
 
 
22 luglio - Eleonora Bordonaro “Moviti Ferma”
Dal nuovo lavoro discografico, artisticamente prodotto da Puccio Castrogiovanni, prende vita Moviti Ferma, un live intimo e dirompente in cui la teatralità della lingua siciliana si scioglie nell'intreccio ritmico di marranzano e percussioni.
In uno spettacolo composito e corale, Eleonora Bordonaro, costruisce connessioni artistiche per un omaggio alla creatività dell'area etnea, in cui autori e musicisti rinvigoriscono il patrimonio culturale dell'isola con i suoni della contemporaneità.
Moviti ferma è un racconto individuale, intriso di femminilità, potenza e fierezza, nato da un terreno culturale fervente di desiderio di esprimersi con l'arte.
I testi originali raccontano della ricerca di equilibrio con la natura, della gabbia del corpo, della necessità di muoversi eppure del desiderio di restare fermi, radicati, delle sfide e del modo di affrontarle.
Sono inni sfrenati e naïf e paesaggi struggenti di umanità perduta. Un concerto ritmico, sensuale, energico, teatrale nei contenuti e leggero per attitudine.
 
Eleonora Bordonaro: voce
Puccio Castrogiovanni: marranzano, plettri, fisarmonica, percussioni
Rosario Moschitta: chitarra
Michele Musarra: basso
Salvo Farruggio: batteria

Costo del biglietto: 10 euro
 
 
 
29 luglio - Joscho Stephan Trio
Le sue radici affondano nella musica Gipsy Swing, lo stile introdotto negli anni '30 dal leggendario chitarrista jazz Django Reinhardt. Joscho Stephan non si è limitato a assorbire questa musica, ma la interpreta anche al massimo livello ed è attivamente impegnato ad estenderne i confini. Nonostante la sua giovinezza, dopo quattro acclamati CD e un DVD si è fatto strada nell'illustre cerchia dei migliori musicisti Gipsy Swing del mondo.
Grandi musicisti jazz come Paquito de Rivera, James Carter, Charlie Mariano o Grady Tate hanno elogiato con entusiasmo il talentuoso nuovo arrivato dopo aver suonato insieme.Ha girato l'Australia con i migliori chitarristi Martin Taylor e Tommy Emmanuel e si è esibito con le sue band (da trio a quintetto) in numerosi importanti festival europei (tra gli altri in Slovenia, Italia, Francia, Polonia e Regno Unito).
Le sue apparizioni in concerto al Lincoln Center di New York o nella capitale americana del paese Nashville sono state altrettanto ben accolte, così come le sue esibizioni nel santuario del jazz newyorkese Birdland.
Il suo debutto "Swinging Strings" è stato nominato CD del mese dalla rivista americana Guitar Player. Nelle parole dell'apprezzato Acoustic Guitar Magazine, è il garante per il futuro della chitarra jazz Gipsy.
 
JOSCHO STEPHAN TRIO
Joscho Stephan: chitarra
Sven Jungbeck: chitarra ritmica
Volker Kamp: contrabbasso

Costo del Biglietto: 15 euro



5 agosto - Valentina Nicolotti Quartet “Calicantus”
Una voce poliedrica e versatile che unisce jazz, soul e cantautorato in una perfetta alchimia di suoni. Valentina Nicolotti è una cantante che ha la capacità di racchiudere ed esternare questi linguaggi con grande naturalezza e disinvoltura. Caratteristiche che ritroviamo nel suo disco d’esordio intitolato Calicantus uscito per l’etichetta Emme Record Label: un album in cui è presente anche una forte componente cantautorale attraverso la quale Valentina Nicolotti, autrice di testi e musiche (eccezion fatta per il famoso standard Alice in Wonderland), racconta storie, stati d’animo ed esperienze di vita che rendono il suono e la composizione più veri ed espressivi. 
Tra le composizioni più rappresentative del disco citiamo Fairytale’s Love, il singolo in uscita in tutti gli stores digitali il 27 novembre 2020. Questo è senza dubbio uno dei brani che meglio sintetizza l’unione tra diversi stili quali il jazz, il pop, il soul ed il cantautorato. Una canzone introspettiva, onirica e per certi versi anche ironica che parla di amori passati, forse non corrisposti e burrascosi, che non hanno nulla a che vedere con quelli narrati nelle favole. Again, altro pezzo cardine del disco, anch’esso autobiografico, in cui Valentina Nicolotti racconta l’alternarsi delle fasi della vita che spesso alternano momenti positivi e negativi, periodi carichi di idee e di buoni propositi ad altri in cui la creatività si blocca in maniera quasi inspiegabile. Una composizione dai toni più scuri che parte in punta di piedi, come un sipario che si apre piano piano e che a mano a mano lascia ampio spazio all’improvvisazione pura. Calicantus il brano che dà il titolo all’album, è una composizione molto originale in cui la vocalist torinese racconta una parte suo passato. Parliamo di una pianta molto particolare che fiorisce in inverno quando tutte le altre dormono, generando dei fiori affascinanti e dal forte profumo, che decorano i rami spogli. Un fiore che nei periodi più freddi dell’anno rappresenta una speranza di primavera e in questo caso una dedica particolare ad una persona cara. Senza dubbio una canzone che sintetizza alla perfezione un album che racconta storie e sentimenti attraverso un linguaggio contaminato da diversi stili. 
 
VALENTINA NICOLOTTI QUARTET
Valentina Nicolotti: voce
Nicola Meloni: tastiere
Gianmaria Ferrario: basso
Edoardo Luparello: batteria

Costo del Biglietto: 10 euro



11 agosto – ViolaContraKora
Il sorgere del sole è un momento speciale di passaggio. La transizione tra la notte e il giorno risveglia tutti gli esseri ad una nuova vita. Si tratta di un’ora sacra a molti popoli, di forte carica spirituale, che ha ispirato poeti e amanti. L’apparire del chiarore ad oriente tocca a tal punto l’anima che in quell’istante si apre e si svela. 
Nel concerto di ViolaContraKora alcuni brani del repertorio, attraversando diverse tradizioni dall’Africa al Mediterraneo, descrivono questi stati d’animo. L’alba diventa il volto dell’amato, il dolore del distacco, il sentimento di un amore travolgente che fa uscire allo scoperto, la quiete che permette di percepire di essere una parte del tutto. Il racconto della venuta al mondo dell’eroe Sujata Keita narra la nascita dell’antico Impero del Mali mentre Allah Lake è un canto di buon auspicio a tutto ciò che inizia.
Il trio ViolaContraKora nasce dal fortunato incontro tra una suonatrice di kora cresciuta respirando il vento dell’Africa tra canti e storie di griots, un contrabbassista eclettico stregato dalle melodie popolari e dai ritmi frenetici delle danze balcaniche, una violista di formazione classica che da bambina cantava nel coro della Scala di Milano e che da grande fa l’attrice nei boschi rapita dall’estasi come una baccante. La terra rossa africana ci ricorda quella del sud d’Italia.
 
VIOLACONTRAKORA
Camilla Dell’Agnola: viola e voce
Daniele Ercoli: contrabbasso
Silvia Balossi: kora

Costo del Biglietto: 10 euro



26 agosto - Still Life
Un incrocio di sentieri. Una serie di coincidenze di vita. La prova che ogni essere è esattamente dove dovrebbe essere. Questo è Still Life, un progetto musicale originale, con sede a Barcellona.
João e Margherita si sono incontrati nella città di Porto, in “Rua da Alegria” (“La via dell’allegria”). Questo è stato il momento in cui la musica di Still Life ha iniziato ad avere una voce e dei testi. Il nome di questo progetto deriva dalla “natura morta” che usano nella loro musica: pc, pedali, cavi, effetti, loop. João registra il sottofondo musicale utilizzando una loop station, che gradualmente arricchisce di effetti e suoni, creando un'atmosfera magnetica e avvolgente, dove prendono vita semplici melodie dai significati ed emozioni pure. Nel gennaio 2018 Margherita si è trasferita a Barcellona e hanno iniziato a lavorare insieme regolarmente. Tutto è fruito in modo così naturale che nel giugno dello stesso anno è uscito il primo album “Still Life”, e all'inizio del 2019 è uscito il secondo album “Dream Machine”. Con dei testi legati alla natura e alle emozioni primordiali, l’obiettivo è condividere un messaggio di speranza, letteralmente racchiuso nell'espressione “Still Life”: c'è ancora vita.
Still Life è vincitore del Premio Andrea Parodi 2021 e semifinalista nell’International Songwriting competition negli Stati Uniti d’America. João è finalista nel concorso di violino jazz Seifert Competition in Polonia (2020) e ha ricevuto una nomina d’onore dall’assemblea comunale di Ponte de Lima, Portogallo.
Margherita Abita è la voce della Barcelona Gipsy Balkan Orchestra.
"E così unendo l’elettronica agli strumenti musicali è nato un disco di sogno che trasforma la nostalgia nel sorriso di un giorno di sole.” ROCKIT - Italia 
 
STILL LIFE
João Silva: violino, elettronica
Margherita Abita: voce

Costo del Biglietto: 10 euro



6 settembre - "Quello che conta" Ginevra Di Marco canta Tenco
Approda tra le parole e i suoni di Luigi Tenco il viaggio di ricerca musicale di Ginevra Di Marco, vestendo le canzoni dell'autore genovese con un nuovo abito musicale: un delicato equilibrio che non tradisce lo spirito originale ma le rinnova, permettendo sempre alla loro essenza più profonda di affiorare.
 
Come racconta la stessa artista nella copertina dell'album uscito a novembre 2020:
“Luigi Tenco è dentro di noi, da sempre. Inserito e cantato anche nei dischi degli ultimi anni, è stato un grande punto di riferimento. Sempre lontano dalle mode e dai linguaggi scontati, abitava un mondo dove sperimentava soluzioni inedite e personali mescolando stili e suggestioni con il piglio e la sensibilità di uno che sta guardando oltre. Scriveva quello che sentiva, autentico nei turbamenti d’amore e nelle canzoni/manifesto di contestazione. Disertore, più che combattente, ma senza paura. Tenco fa parte di quel bagaglio di conoscenze e di emozioni con cui siamo cresciuti da piccoli, che abbiamo rifiutato in adolescenza e che abbiamo ritrovato ancora, da grandi, quando volgi lo sguardo indietro a cercare di capire di cosa sei fatto.”
 
Ginevra Di Marco, considerata univocamente una delle più interessati interpreti del panorama italiano, è affiancata dagli inseparabili compagni d’avventura Francesco Magnelli e Andrea Salvadori.

Costo del Biglietto: 15 euro



7 settembre - Daniele Sepe “Canzoniere Terrestre”
La vita è troppo breve per arrivare a conoscere tutta la musica che questo immenso pianeta produce. Ce ne vorrebbero nove di vite come un gatto per ascoltarla, assaggiarla tutta. E proprio come mangiare pasta e fagioli ogni giorno è noioso quanto mangiare ogni giorno solo caviale, il quintetto di Daniele Sepe non è mai stanco di cambiare latitudine e longitudine di ogni brano, una cucina varia e saporita. Stili, dialetti, immagini di posti e popoli lontani si avvicendano senza sosta, per un viaggio fuori dai paraggi che ha sempre la sorpresa di una nuova scoperta. Vestitevi da esploratori...
Emilia Zamuner voce, seconda al prestigioso premio Ella Fitzgerald di Washington D.C., giovanissima, ma già affermatissima cantantessa jazz, grande esperta di canasta e appassionata di trekking d’alta quota.
Daniele Sepe sax e flauti, 30 album all’attivo e riconosciuto manipolatore di repertorio tradizionale, in realtà di professione capitano e marinaio.
Piero De Asmundis piano, tastiere. 
Davide Costagliola basso elettrico, grande tecnica e liricità, vanta infinite collaborazioni, terzo dan nella rara disciplina coreana Ka-Mo-Magnhe. 
Paolo Forlini batteria, tecnica sopraffina e grande energia, il Vinnie Colaiutq de noandri, esperto pilota di deltaplano a elica verticale.
 
con 
Daniele Sepe: sassofoni 
Emilia Zamuner: voce 
Piero De Asmundis: tastiere 
Davide Costagliola: basso 
Paolo Forlini: batteria

Costo del Biglietto: 15 euro


 
8 settembre - TrizziRiDonna & Lassatilabballari
Due gruppi simbolo del folk revival siciliano, due ensemble che si uniscono per proporre un viaggio nella cultura ultramillenaria dell’Isola, un viaggio intimo nel tempo e nello spazio che ha come tappe i canti, le musiche delle tradizioni delle donne siciliane.
Diversi quadri racconteranno della vita quotidiana, e anche fuori dal quotidiano: dalla raccolta del grano alle ninne nanne, alle preghiere, alle magarie, dalle feste di matrimonio agli strumenti musicali e di lavoro.
Gli strumenti dei LassatilAbballari e le voci delle TrizziRiDonna daranno vita ad antiche sapienze e maestrie, leggende e storie tramandate di bocca in bocca, di generazione in generazione; testimoni viventi del passato e del presente e simboli di un'intera cultura, racconteranno di donne, di uomini, di riti arcaici eppure ancora vivi nella cultura materiale della Sicilia.
 
TRIZZIRIDONNA & LASSATILABBALLARI
Barbara Crescimanno: voce e tamburo a cornice
Veronica Racito: voce
Teresa Ferlisi: voce
Michele Piccione: tamburo a cornice, zampogna, chitarra battente, lira calabrese, percussioni
Marco Macaluso: fisarmonica
Benedetto Basile: flauto traverso, ottavino
Gabriele Bazza: chitarra

Costo del Biglietto: 7 euro


 
9 settembre – Lyradanz
Il progetto LyraDanz nasce dall’incontro di tre musicisti Adriano Sangineto, Caterina Sangineto & Jacopo Ventura, accomunati dalla passione per la musica popolare europea e membri di band già affermate nel panorama della musica folk e celtica in Italia e all’estero.
LyraDanz presenta un repertorio di composizioni originali con influenze dal folk italiano ed europeo, della musica etnica a quella classica, connotate da una inedita combinazione timbrica: un’arpa ritmica e giocosa dall’anima mediterranea; un salterio ad arco che si sgancia dalla connotazione limitante di strumento “antico” e che esplora tutte le sue potenzialità tecniche e timbriche; una chitarra che dal manouche alla rumba, dal flamenco al jazz diventa lo strumento trainante nella contaminazione; tre voci che si intrecciano in raffinate strutture polifoniche in arrangiamenti freschi ed eleganti.
La formazione si esibisce dal 2014 in diversi festival internazionali di musica folk, celtica e di balfolk e in eventi e locations prestigiose in Italia e all’estero (Francia, Belgio, Irlanda, Olanda, Germania, Svizzera, Polonia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca) acquisendo negli anni credito e molti nuovi consensi come band rappresentativa che reinterpreta le tradizioni del folk italiano attraverso proprie composizioni in uno stile profondamente originale.
 
LYRADANZ
Adriano Sangineto: arpa celtica, voce
Caterina Sangineto: voce, salterio ad arco, flauti, bodhran
Jacopo Ventura: chitarra, bouzouki, charango
 
Costo del Biglietto: 10 euro



10 settembre - Rocco Nigro & Rachele Andrioli
Per un musicista salentino d’oggi, tutto nasce laddove tutto ha radice, cioè dalla tradizione. La relazione profonda con la tradizione è sentita come “originaria”.
Una faccenda più che profonda, quasi un’ossessione, con significati antichi, arcaici. Qualcosa di religioso, o meglio di “devozionale”, di cui non si può fare a meno. I testi del repertorio popolare sembrano chiari ed espliciti ad una prima lettura, ma poi si rivelano pieni di sottintesi e di ambiguità. 
Questa terra che ha il mare di qua e di là, ti fa esperto di quell’attesa poetica, ti ricorda un che di malinconico, di “atlantico” come nel fado portoghese. C’è, si riconosce, una “malinconia salentina” in musica.”
Il duo traccia un percorso ben preciso, una successione di arie popolari, di omaggi a voci femminili e di brani inediti. Si sale, un salto dopo l’altro, dalla musica tradizionale del Sud Italia alla canzone popolare Italiana e del mondo.
Due giovani autori e interpreti che lavorano a una proposta con tratti innovativi, tra un ben radicato tratto salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee.
 
Rocco Nigro: fisarmonica
Rachele Andrioli: voce e tamburi

Costo del Biglietto: 10 euro


 
 
11 settembre - Matrimia
Il suono dei Matrimia è uno straordinario e trascinante mix zingaro, balcanico, arabo, ebraico con influenze della chanson française, del jazz manouche, della musica mediterranea ma anche del reggae, elettronica, ska e del pop rock.
Il nome Matrimia (in italiano Mamma Mia) è un’espressione comunemente usata in Sicilia per richiamare qualcosa di emozionante e che lascia increduli, proprio come i loro concerti, dai quali emerge tutta la loro anima, allo stesso tempo festosa e musicalmente raffinata.
Dal 2005, anno di nascita della loro line up attuale, hanno condiviso il palco con artisti di fama internazionale, quali Boban Marcovic, Naat Veliov & The Original Kocani Orchestar, Giovanni Sollima, Roy Paci & Aretuska, Shantel, Besh O Drom, Parno Gratzt, Bandabardò, 99 posse, Donatella Rettore, Nada, condotto svariate tournée in Italia, Francia e Belgio e suonato in festival internazionali come il Sete Sois Sete Luas in Grecia o il Couscous Fest di San Vito Lo Capo.
Di recente, hanno partecipato al TRINACRIA Green Festival di Collesano, i 30 anni del Festival della Fisarmonica di Tulle in Francia, CONTAMIN-AZIONI al Teatro Libero, al Palermo Street Food Fest, al Sicily Food Festival di Cefalù, Notte di Zucchero al Teatro Politeama di Palermo, sono stati chiamati da JOE BASTIANICH per “On The Road” SKY-ARTE USA/EUROPE e hanno suonato alla NOTTE DELLA TARANTA a Castrignano dei Greci in Puglia.
 
MATRIMIA
Daniele Tesauro: fisarmonica, chitarra, groovebox
Dario Compagna: clarinetto
Alessio Costagliola: Chitarra Elettrica
Roberto Ferreri: basso, voce
Giacomo Di Domenico: batteria, darbouka
Davy Deglave: voce

Costo del Biglietto: 7 euro



16 settembre - Passepartout Duo in collaborazione con Main Off
Il suono del Passepartout Duo (Nicoletta Favari, Christopher Salvito) combina sapientemente l’elettronica ambientale a una musica concreta prodotta da strumenti artigianali: una lira elettrica, un glockenspiel realizzato con i tasti amplificati di un piccolo pianoforte, un’amadinda di legno e un mini vibrafono, tutti strumenti riciclati da materiali trovati per strada.
Il loro primo disco, edito dall’etichetta indipendente AnyOne, è ispirato a un lungo viaggio che i due artisti hanno intrapreso in treno da Ginevra fino alla Cina.
I suoni compresi nelle due lunghe suite che compongono “Vis-à-Vis” si strutturano in poliritmie, canoni minimalisti, cantilene e rumori ambientali equilibrati nella tecnica ritmica lineare dell’hoquetus. Ciò che balza subito all’orecchio è la densità con la quale sono scritturate le composizioni. Il primo movimento, Heartwood, diviso in quattro sezioni, acquista una qualità cinematica grazie a sonorità che possono essere rimandate tanto ai mantra tibetani quanto alla techno liquida e complessa degli Autechre di “Chiastic Slide”. Soprattutto nelle sezioni 2 e 3 concorrono patchwork sconnessi che trovano un’elaborata sintesi sonora tra musica tribale, idm e i rituali d’avanguardia di Tsutomu Ohashi.
Il secondo movimento, Vis-à-Vis, anch’esso diviso in quattro sezioni, è caratterizzato prevalentemente dall’elettronica 16-bit, genere che di norma accompagna opere videoludiche, e da architetture ritmiche più minimali. Nelle ultime due tracce del disco, corali e riassuntive del sound composto dal duo svizzero, le atmosfere bilanciano perfettamente ogni elemento disposto durante l’esecuzione dell’album, chiudendo in modo meticoloso un lavoro che è lodevole sia dal punto di vista compositivo sia per i toni spirituali che ne rappresentano l’essenza.
 
PASSEPARTOUT DUO
Nicoletta Favari
Christopher Salvito

Costo del Biglietto: 10 euro
 


17 settembre - Antonio Raia & Renato Fiorito in collaborazione con Main Off
Antonio Raia è un giovane musicista e improvvisatore napoletano.
"Asylum", pubblicato il 16 novembre 2018 dalla cult label portoghese Clean Feed Records (Evan Parker, Mats Gustafsson, William Parker, John Butcher), è il suo LP d'esordio e fa seguito a un paio di EP e molte esperienze in studio e dal vivo, anche al fianco di nomi come Chris Corsano, Adam Rudolph, Elio Martusciello, Alvin Curran, Colin Vallon, Lisa Mezzacappa, Ken Vandermark, Caterina Palazzi, ecc.
Il sax tenore è il protagonista assoluto del disco: suonato senza sovrastrutture né filtri, in modo viscerale, vibrante, scarno e poetico, sembra incarnare sia nei momenti più esplosivi e vulcanici sia in quelli più pacati e riflessivi la bellezza struggente e disperata della metropoli partenopea.
“Non c'è albero che voglia male al giardino / Non c'è figlio che non abbia avuto utero / Non c'è uomo che non possa farsi asilo”. Asylum porta con sé importanti metafore sociopolitiche: il titolo rimanda al concetto quanto mai attuale di essere umano come accoglienza verso il prossimo, di casa come rifugio, ed è intimamente legato all’Asilo Filangieri, un ex orfanotrofio nel cui refettorio in disuso si sono svolte le incisioni. Da qui l'origine di pezzi come Refugees, The Children In The Yard o Lullaby. E poi c'è Napoli, appunto, presente non solo sullo sfondo, come humus nel quale il disco affonda le proprie radici, ma anche nella scelta coraggiosa di riproporre (in chiave astratta e quasi decontestualizzata) due classici quali Torna a Surriento e Dicintencello vuje.
Il resto della scaletta, per un totale di dodici tracce messe in ordine come i capitoli di un libro, è completato dallo standard jazz Misty e da nove inediti che procedono tra melodia e riverbero, mantenendo sempre saldo il rapporto tra suono e spazio.
Il suono è totalmente acustico, in presa diretta, privo di sovraincisioni o effetti elettronici, così da catturare l’urgenza che muove e sottende l'ispirazione di Raia. Di fondamentale importanza, in tutto ciò, è l’apporto del “partner in crime” Renato Fiorito, fonico e compositore elettroacustico, che ha individuato dieci microfoni da distribuire nell’ex Asilo secondo specifici parametri e che, dal vivo, aggiungerà dell’elettronica in field recording per ricreare un setting in cui muoversi
 
Costo del Biglietto: 10 euro



8 ottobre - Olivia Trummer & Nicola Angelucci
Tedesca di Stoccarda, proveniente da una famiglia di musicisti, Olivia Trummer si è formata come pianista classica e successivamente ha proseguito gli studi volando oltreoceano per diplomarsi in jazz alla Manhattan School of Music di New York. La sua musica spazia dalla classica al jazz passando per la sfera del singer-songwriter emanando un'aria di ottimismo e leggerezza. I suoi testi hanno una prospettiva molto particolare e personale, incentrati sull’amore e sulla fantasia.
Nicola Angelucci è un musicista di riconosciuto talento, basti dire che è stato scelto come sideman di molti tra i più interessanti e celebri leader del Jazz internazionale come Benny Golson, Wynton Marsalis, Joey DeFrancesco, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Bob James. Da diversi anni è parte del quartetto di Fabrizio Bosso e collabora stabilmente con Dado Moroni, Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Bebo Ferra, Paolo Recchia. Ha al suo attivo una settantina di dischi, dei quali 7 come leader e co/ leader.
Olivia ha incontrato Nicola nel 2016 sul palco del  “Panorama Music Festival“, nello splendido scenario delle Dolomiti della Val Di Fassa, nel corso del suo primo tour italiano. L’intesa immediata ed evidente tra i due artisti ha dato origine a molte altre occasioni di suonare insieme, sia in Italia che all’estero.
Avendo così sviluppato la loro poetica compositiva e interpretativa, Olivia e Nicola si propongono in duo, sfruttando appieno le potenzialità espressive dei loro strumenti in una gamma di suoni, colori e dinamiche in grado di disegnare un mondo musicale complesso e allo stesso tempo accogliente per coloro che li ascoltano. Un repertorio di brani originali affiancati ad alcune personali versioni di standard, jazz e non, consente al pubblico di assistere ad un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso.
 
Olivia Trummer: piano, fender rhodes, voce
Nicola Angelucci: batteria

Costo del Biglietto: 15 euro
 
 
 
9 ottobre - Francesco Bearzatti Tinissima 4tet “Zorro”
Il jazz è la musica della liberazione, della resistenza all'ingiustizia, del romanticismo e dell'avventura, e talvolta del conflitto. La sua vera identità è sempre stata doppia piuttosto che singolare.
Più o meno nello stesso periodo il primo jazz entusiasmava il pubblico, i lettori erano senza fiato per le avventure di un uomo mascherato chiamato Zorro che era stato chiamato fuori dall'oscurità dell'oppressione per rimettere le cose a posto [lasciando il suo segno sul muro ogni volta].
In occasione del centenario della creazione di Zorro, il sassofonista Francesco Bearzatti e la sua Tinissima 4et presentano l'ultimo contributo di CAM JAZZ. Zorro è una suite selvaggia di grandi temi cinematografici, intermezzi romantici, ampi paesaggi e inseguimenti mozzafiato. Se il cliché sul jazz come esperienza cinematografica ha mai significato qualcosa, è questo. Con il trombettista Giovanni Falzone, il bassista Danilo Gallo e il batterista Zeno De Rossi, il sassofonista che una volta dichiarò, con Woody Guthrie, che "Questa macchina uccide i fascisti" ripristina l'associazione del jazz con la riparazione dell'ingiustizia. Zorro non è una conferenza politica, però; è un viaggio divertente e profondamente commovente attraverso un paesaggio da sogno che tutti condividiamo segretamente. E ricorda che il "jazz" finisce con non una "z" spazzata ma due” (Brian Morton)
 
TINISSIMA 4tet
Francesco Bearzatti - sax, clarinetto
Giovanni Falzone - tromba, flicorno
Danilo Gallo - basso, chitarre
Zeno De Rossi - batteria, percussioni




COSTO ABBONAMENTO


Abbonamento Sostenitore* (15 concerti): 200 euro
Abbonamento Ordinario (15 concerti): 130 euro 
Abbonamento 6 concerti: 65 euro 
Abbonamento Streaming* (15 concerti in diretta su YouTube): 50 euro

* chi sottoscrive questo l'abbonamento selezionerà, insieme alla Direzione Artistica, le artiste e gli artisti da coinvolgere per la rassegna Sponde Sonore 2022


MODALITÀ DI PAGAMENTO ABBONAMENTO

⇒ Bonifico Associazione Tavola Tonda presso Banca Etica IT62U0501804600000011455680, indicando nome e cognome

⇒ Presso la segreteria di Arci Tavola Tonda, Padiglione 18A Cantieri Culturali alla Zisa, dal lunedì alle venerdì dalle 16 alle 20