OUTLET ARTISTA IN SVENDITA  

Mostra collettiva a cura di Igor Scalisi Palminteri

 

 

Il 4 giugno si inaugura “Outlet. Artista in svendita”, la prima mostra di arte contemporanea a cura di Igor Scalisi Palminteri, organizzata dal circolo Arci Porco Rosso, associazione culturale sita in piazza Casa Professa, nel cuore del centro storico di Palermo. Si tratta di una mostra collettiva, con la quale l’associazione presenta al pubblico una selezione di opere di sei artisti che a partire dal prossimo autunno esporranno nello stesso circolo con specifiche mostre personali.

Partecipano alla collettiva Luigi Di Gangi, Luca Mannino, Igor Scalisi Palminteri, che con gli attrezzi utili a trasformare e contaminare la materia definiscono il loro mestiere; Antonella Consiglio (magistrato), Gianfranco Greco (grafico) e Angelo Sicurella (musicista), che invece creano le loro opere al di fuori dei propri ambiti professionali. Con tecniche e linguaggi differenti, tutti e sei riescono nell’intento di dare forma al loro personale modo di intendere e sentire la bellezza. Che si tratti di interpretazioni di realtà condivise e riconoscibili dal senso comune o di ambiti immaginari riconducibili a vissuti interiori, le opere in esposizione per l’intero mese di giugno al Porco Rosso manifesteranno se stesse in un contesto che le terrà in diretta relazione con i propri fruitori, prescindendo non solo dai filtri degli addetti ai lavori, ma persino da quelli degli autori stessi.

E’ così che Rusulia Wonder Woman, l’opera di Igor Scalisi Palminteri che domina la parete rossa centrale del circolo Arci in mostra permanente, ha già cominciato a educare all’arte i soci dell’associazione.

Se è vero, infatti, che i luoghi realmente permeabili all’arte visiva non sembrano mai abbastanza e sempre più rivolti ad una fruizione elitaria, è altrettanto vero che ancora troppi spazi sociali, politici e associativi si rivelano incapaci di acquisire gli strumenti per conoscere e apprezzare con la necessaria disinvoltura il ricco tessuto culturale che si snoda nei laboratori della città. Laboratori che operano spesso negli stessi territori di coloro che fanno del proprio impegno politico e sociale un importante strumento di relazione con il mondo. Il circolo Arci Porco Rosso conosce bene questa frattura, essendo esso stesso uno di quegli spazi su cui pesa tale contraddizione e, proprio per questo, ha scelto di rivolgersi direttamente agli artisti per avviare un virtuoso percorso di conoscenza reciproca che possa aiutare i due ambiti a ricongiungersi.

L’intento è quello di cominciare con una contaminazione d’urto e senza mediazioni, appunto, fondata sulla compresenza delle opere negli stessi spazi in cui si svolgono le attività di diretta pertinenza dei collettivi che animano l’associazione. Già Rusulia Wonder Woman si ritrova ad essere oggetto delle attenzioni di chi vive il circolo in occasione di ogni attività svolta al Porco Rosso da quando questo è stato inaugurato. Qualcuno la osserva in silenzio nella sua tridimensionalità, qualcun altro si avventura in interpretazioni più o meno fondate sulla conoscenza dell’autore, c’è chi la guarda distratto durante un’assemblea del Palermo Pride, chi la fotografa durante un concerto, chi usa uno smartphone per fotografare sé stesso accanto all’opera durante le iniziative per il settantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, chi inizia a disquisire su quanto sia “bella” o “brutta”… ma nessuno entra nei locali dell’associazione senza accorgersi della sua presenza.

E’ in questo modo che Rusulia Wonder Woman educa alla propria presenza chi partecipa alle attività del Porco Rosso, ed è allo stesso modo che si spera di creare una pluralità di interpretazioni della bellezza, riportandola alla relatività delle visioni soggettive, facendo allo stesso tempo una vera e propria opera di resistenza contro l’equivoco secondo cui l’arte non debba essere giudicata o valutata secondo criteri che ne definiscano la riconoscibilità.

Siamo strenui sostenitori della libera espressione di ognuno, ma vogliamo anche imparare ad osservare un’opera d’arte con la stessa consapevolezza con cui leggiamo un libro o ascoltiamo un concerto. Pensiamo che il contatto diretto e quotidiano di chi vive il circolo Arci Porco Rosso con opere come quelle che saranno esposte alla mostra “Outlet. Artista in svendita” possa essere un modo efficace per auto-educarsi all’arte.

Scrive Erri De Luca in Tre cavalli che «i libri dovrebbero stare incustoditi nei posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti che se li portano dietro per un poco e dovrebbero morire come loro, consumati dai malanni, infetti, affogati giù da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d’inverno, strappati dai bambini per farne barchette, insomma ovunque dovrebbero morire tranne che di noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale». È così che ci piace immaginare che debbano vivere anche le sculture, le installazioni, i dipinti, le fotografie e in generale ogni opera di arte visiva. Non sappiamo se Palermo avrà mai una fruizione diffusa di questo tipo. Ma certamente a Ballarò, nei modesti spazi del circolo Arci Porco Rosso, le opere dei sei artisti “in svendita” non moriranno di noia.

 

 

Circolo Arci Porco Rosso

 

Piazza Casa Professa, 1 | Palermo

 

4-30 giugno 2015 dal mercoledì alla domenica, h 19.00 - 24.00

vernissage: giovedì 4 giugno, h 19.00

 

Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 393 0633168