Stampa 

 

 

Alla ricerca di un’identità, l’individuo prende posto nel cerchio della danza, insieme trascina e si lascia trascinare, trova, nella sequenza dei passi, la strada verso un’armonica relazione tra sé e suoi compagni.
Il percorso laboratoriale prevede la ricerca, attraverso la danza tradizionale, di un modo autentico di stringere relazioni e vivere la festa, che per secoli è stata, oltre che un momento di svago, un elemento essenziale del sacro, del rito.
Incominciando dal risveglio e dal riscaldamento di ogni parte del corpo, si inizia la conoscenza di alcune danze in cerchio, tra le più antiche, in cui le comunità onoravano i movimenti degli astri, il percorso del sole e della luna.

Il Laboratorio di Danze tradizionali è un incontro di diffusione teorica e pratica sulle danze tradizionali, in particolare su quelle dell’Italia e del bacino del Mediterraneo, ma con attenzione anche a quelle dell’Europa continentale.

Contrariamente alla nostra abitudine a separare gli ambiti e i contesti (in palestra si fa attività fisica, nei locali si fa vita sociale, nei luoghi di culto si prega e ci si relaziona al sacro), queste danze nascono all’interno di una visione del mondo che non separa ma unisce: una danza può essere contemporaneamente preghiera, espressione fisica del movimento, gioco di relazione e altro ancora.
Diversamente dalle danze moderne, alcune delle forme coreutiche tradizionali e popolari – come le danze in cerchio, le danze a serpentina, le danze in fila, ecc – focalizzano l’attenzione dei partecipanti sulla cooperazione, sulla coordinazione del movimento, sulla necessità di trovare il proprio posto all’interno di un gruppo, oltre che sulle capacità propriocettive dei singoli individui e dell’insieme, nel seguire un ritmo comune. Le danze di coppia invece - come le tarantelle del sud Italia o alcuni tipi di bourrée - mettono l’accento sulla presa di coscienza di sé e sulla capacità di comunicare fisicamente con il partner, all’interno di un codice riconosciuto di regole, e al di là dei linguaggi verbali.
Inoltre, passi di danza, strutture coreutiche e dinamiche all’interno delle danze sono portatrici di simboli e storie, veicolano, attraverso l’uso organizzato dei movimenti del corpo, un intero patrimonio culturale legato ai cicli dell’anno, alle feste - religiose e non - che scandiscono i passaggi della vita (nascita, ingresso nell’età adulta, matrimonio, morte…).
Danzando si percorre la geografia dei paesi e la storia delle società; così dal cerchio bretone, sardo, o balcanico, si passa alla fila provenzale, alla farandola siciliana o greca, fino ad arrivare alle bourrée francesi, e alle danze in coppia del sud Italia: pizziche, tammuriate e tarantelle, dove ritmo, canto, e danza diventano un tutt’uno.
In questo modo la danza diventa strumento di comunicazione e di conoscenza di sé e dell’Altro, sia esso un compagno di danza o una cultura differente.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

  I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive Module Information