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Il Festival delle Letterature migranti sta per tornare, a Palermo, dal 12 al 16 ottobre 2016. Centinaia di ospiti, incontri e spettacoli in decine di luoghi della città: palazzi storici, teatri, università, scuole. Il Festival, promosso dal Comune di Palermo insieme all’Università e a tante istituzioni pubbliche e private, si deve ai sogni e al lavoro di tante persone – scrittori, volontari, docenti, studenti – per contribuire alla pace e alla convivenza.

Le letterature migrano. Da un luogo a un altro. Da un tempo a un altro. Se non ci fossero le ature, le città si spegnerebbero, le nostre parole perderebbero significato. Le letterature migrano i popoli. Li accolgono e li accompagnano. Li fanno conoscere. Dove non vi sono rature, la paura mette le sue radici, fa crescere le sue spine. Migrano lingue e culture, fisicamente e attraverso le grandi reti di comunicazione. Il processo che viviamo, la più grande migrazione della storia umana, segna nuovi traguardi.
Palermo ha una storia antica di migrazioni e dialogo. Quando il coro di voci, culture e religioni differenti si ridusse ad una sola voce solista, allontanando tutte le altre, la città divenne grigia e violenta.
Tornano oggi tante voci, a Palermo: le strade si colorano, i ragazzi insegnano agli adulti. In tanti luoghi della città, si confronteranno scrittori e artisti di un mondo che non ha più confini.




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