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Abbattiamo i muri - Per i diritti di tutti/e
Sabato, 18. Febbraio 2017, 16:00

Sabato 18 febbraio 2017
Concentramento: piazza Verdi, ore 16.00

Percorso: via Maqueda - 4 canti - corso Vittorio Emanuele

Conclusione manifestazione: piazza Bologni, ore 18.00

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ABBATTIAMO I MURI!
No alla guerra tra poveri, per i diritti di tutti/e

La crisi e la distribuzione diseguale della ricchezza creano una rabbia sociale che, pilotata da forze razziste e xenofobe, si scaglia sempre di più contro i migranti.
Il governo americano, i governi europei e quello italiano sembrano avere come obiettivo politico quello di fermare i movimenti migratori, in totale violazione del diritto internazionale e umanitario. Dopo aver fatto del Mediterraneo un cimitero adesso, sulla base degli accordi firmati dal governo italiano con la Libia, chi si assume la responsabilità dell’immenso costo umano che deriva dal bloccare i migranti in Libia? Chi si assume la responsabilità della deriva che sta prendendo l’Europa? Utilizzano le parole chiave terrorismo e invasione per spostare la nostra attenzione dalla crisi e dalle ingiustizie sociali, creando ad arte un nuovo nemico: i migranti.
In nome di una presunta sicurezza ci stanno spingendo ad accettare la riduzione dei nostri diritti e delle nostre libertà personali, a calpestare la nostra umanità.

DICIAMO NO

• alla svolta repressiva del nostro governo sulle politiche dell’immigrazione e dell’asilo, e agli accordi bilaterali con paesi terzi non sicuri (come Libia, Sudan, Nigeria, Mali, ed altri, all’interno del Processo di Khartoum). L’Unione Europea, in nome della difesa dei confini esterni, sta sacrificando tantissime persone che cercano soltanto una prospettiva di sopravvivenza.
• alla negazione dei diritti fondamentali, a partire dal diritto alla protezione internazionale, sulla base della provenienza nazionale. Non vogliamo Hotspot, CIE O CPR, a Palermo e in nessun altro posto. Sono luoghi senza basi legali ed effettive garanzie di difesa per i migranti.
• all’esclusione delle persone vittime della tratta dal percorso sociale per il riconoscimento di un permesso di soggiorno per motivi di protezione.
• ai tanti minori stranieri abbandonati nelle strutture, di Palermo e non solo, bloccati da ritardi ingiustificabili nel rilascio dei permessi per minore età, e dalla mancanza di sbocchi, una volta raggiunta la maggiore età.
• alle forzature adottate dalla Questura di Palermo in particolare sui rinnovi dei permessi di soggiorno per lavoro autonomo (AMBULANTI)
• alla raffica di dinieghi che i richiedenti asilo stanno ricevendo e che temiamo abbiano come obiettivo finale la cancellazione del diritto di asilo.
• ai ritardi nell’applicazione della normativa che potrebbe consentire il riconoscimento di un permesso di soggiorno a chi denuncia un grave sfruttamento lavorativo.
• alla moltiplicazione dei centri di espulsione, i rastrellamenti e il rimpatrio forzato degli “irregolari”.

CHIEDIAMO DI:

• Rompere il legame perverso tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno.
• Creare canali umanitari e vie di ingresso legale e protette, tramite la concessione di visti di ingresso per motivi umanitari da ambasciate e consolati dei paesi occidentali, e non solo europei.
• Usare le risorse economiche europee per aumentare la capacità di accoglienza e asilo invece di spenderle su interventi (militari) contro la mobilità umana;
• Non affrontare più la questione migratoria secondo caratteri di eccezionalità ed emergenzialità.
• Valutare la situazione dei diritti umani dei migranti e dei rischi che devono affrontare in Libia.
• Adottare misure specifiche per identificare e proteggere i gruppi vulnerabili.