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Porco Rosso | Il Paese degli uomini integri - parole musiche e utopie
Mercoledì, 3. Maggio 2017, 19:30

Il 3 Maggio festeggiamo la memoria di Sankara con una presentazione sulla sua vita e politica fatta da Amadou Guindo, un ricercatore all'Università degli Studi a Palermo, nato in Burkina Faso. Dopo la presentazione ci sarà un concerto di musica di ispirazione burkinafasofona dai Bilas Brothers

I Bilas Brothers nascono all’interno della scuola popolare di musica e danze Tavola Tonda, attraverso il corso di percussioni africane attivo ormai da 5 anni. Nelle varie stagioni, il corso è stato frequentato da persone di ogni età e per i più svariati motivi, chi per svago/sfogo, chi per avvicinarsi al ritmo, chi perché cioèitamburisonotroppoancestralieticolleganoallaterra..

Tra tutti questi strani individui che per qualche ragione hanno deciso di dedicare parte del loro tempo nello studio dei tamburi del West Africa, ce ne sono stati alcuni (decisamente più strani degli altri) che non se ne sono più andati e che, oltre ad innamorarsi di questa musica e della cultura che rappresenta, hanno capito una cosa fondamentale: questi strumenti tanto antichi riescono davvero a comunicare con le persone e a metterle insieme attorno ad un’unica pulsazione.

Più veloci di uno smartphone, meglio di qualsiasi traduttore simultaneo e senza nessun bisogno di batterie, le percussioni del Mandeng parlano e si fanno capire da tutti, coinvolgendo ed unendo attraverso una lingua che abbiamo smesso di praticare ma che fa parte della nostra natura intrinseca, dal battito del cuore ai moti planetari: il ritmo.
Nell’era della comunicazione sfrenata e di una tecnologia paradossale che è riuscita a connetterci con il mondo e ad isolarci allo stesso tempo, forse abbiamo davvero bisogno di tornare a delle pratiche che ci uniscano di nuovo, e Mamma Africa, col suo sguardo amorevole, ci perdona e ci insegna. Ancora una volta.

Il nome del gruppo, palese tributo ad uno dei musical più belli di sempre, viene dalla parola Bilakorò, che nella cultura Malinké sono tutti i bambini che ancora non hanno un età sufficiente per far parte della società. In un certo senso ci sentiamo dei bambini di fronte alle percussioni, in quanto il percorso di ricerca e di crescita è lungo e riguarda una musica complessa e profondamente legata alle pratiche sociali ed alla spiritualità del luogo. Quindi siamo anche noi dei bilakorò, ma con gli occhiali da sole e quel pizzico di anticonformismo che non guasta mai.
Preparatevi a conoscere i John Belushi del Djembe.

Special guest: Marco Moussa Nicotra

Ingresso gratuito con tessera Arci, sarà possibile effettuare il tesseramneto all'ingresso.