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Il Giardino delle Idee | SCARPETTE ROSSE ed altre storie A.Guzzio
Venerdì, 1. Febbraio 2019, 19:30

ArtinCounseling: serate per l’arte di vivere, pillole di benessere personale e relazionale per l’arte di vivere le arti.
Serata d’A.R.T. , Teatro Rituale Attivo, forma di applicazione della Teatroterapia. Nasce dall’esigenza di costituire un rapporto più stretto con il pubblico e di applicare ad un momento di Teatro di Narrazione le regole base del counseling a mediazione artistica tipiche del Metodo Hansen e della Teatroterapia. Teatro partecipativo in cui lo spettatore ha un ruolo più attivo rispetto alle normali serate teatrali. La base è ovviamente la performance teatrale fino ad arrivare ad un coinvolgimento emotivo del pubblico che supera la sua passività. Ma cosa vuol dire rendere partecipe lo spettatore? Sia gli attori sia gli spettatori sono per natura tutti «partecipanti» all’evento teatrale, ma normalmente dopo uno spettacolo la gente abbandona la sala portandosi dentro emozioni che restano sconosciute agli attori o al regista. Nelle serate d’A.R.T. il pubblico entra a far parte del gioco della riflessione che segue alla performance e con l’attore teatroterapista si crea un cortocircuito emozionale di grande impatto. Stimoli, idee, emozioni, gesti e scambio reciproco diventano gli ingredienti di un evento che trasforma un apprendimento concettuale in qualcosa di “vissuto” attraverso la metafora del teatro.

Info e prenotazioni necessarie: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel.3402279496

Nella serata SCARPETTE ROSSE e altre storie condotta da A. Guzzio, teatroterapista I.T.E. l’argomento è l’omonima fiaba di Andersen che esplora le tematiche della distinzione tra desiderio e bisogno e quindi delle dipendenze, della difficoltà a gestire in maniera funzionale le emozioni, della necessità dei confini e della possibilità, insita in ogni essere umano, di cambiare e riprendersi in mano una Vita apparentemente persa. La fiaba viene raccontata in un contesto che avvolge lo spettatore sin dal suo ingresso nello spazio deputato attraverso una serie di stimoli sensoriali legati alla fiaba. Dopo la narrazione l’attrice si trasforma, senza soluzione di continuità, in conduttrice e ne segue un brain storming sugli argomenti in cui il pubblico, se lo desidera, può entrare a pieno titolo come interlocutore attivo oppure rimanere in un ascolto che non può che essere attivo. La formula, derivata dalla ricerca sperimentale della dott.ssa Lucia Palozzi e della stessa Annamaria Guzzio, è stata sperimentata in diverse occasioni ed è in atto uno studio che riunisce in un protocollo di confronto le diverse esperienze delle due ricercatrici.

BIBLIOGRAFIA di riferimento del testo narrativo Hans Christian Andersen, Fiabe e storie, Roma, Donzelli, 2014. Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi Sperling e Kupfer, 2016

SCHEDA TECNICA Uno spazio teatrale anche minimo, una sedia, un riflettore, uno spazio anche piccolo antistante il luogo teatrale dove poter accogliere in entrata e poi accompagnare in uscita il pubblico alla fine dell’esperienza.

Questo è il primo di una serie di incontri di arti visive, teatro, musica, espressione corporea abbinate alle tecniche del counseling, per concedere a se stessi una pausa dalle corse del quotidiano e al tempo stesso osservarsi, godere del potenziale che le arti hanno sul miglioramento del rapporto con gli altri.