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Porco Rosso | La criminalizzazione dei No Tav, con Xenia Chiaramonte
Venerdì, 24. Maggio 2019, 19:00

Straordinaria attenzione mediatica, cinquanta procedimenti penali, più di 1.500 indagati, un maxiprocesso con 53 imputati, carcerazioni preventive e accuse di terrorismo: queste le principali caratteristiche della criminalizzazione del più longevo e pervicace movimento sociale in Italia. Fenomeni simili sono diffusi a livello internazionale, laddove progetti dal forte impatto ambientale, come le grandi opere, incontrano l’opposizione delle popolazioni, una resistenza a cui si risponde sistematicamente con la gestione penale del conflitto. Qui il potere giudiziario s’inserisce nella dinamica politica e non opera un bilanciamento fra diritti in cui anche l’opposizione riceverebbe tutela; al contrario, tende a proteggere la società da questo dissenso e a difendere le scelte di politica economica dello Stato. Una lettura inedita della criminalizzazione dei movimenti sociali che sviluppa la strategia dell’accerchiamento teorizzata da Foucault e costituisce il primo tassello di una genealogia del principio di difesa sociale.

Ne parlano con l'autrice:

Fausto Melluso - Arci Porco Rosso
Giorgio Martinico - Antudo
Luca Nivarra - Università degli Studi di Palermo

Durante la serata Alessandra Sciurba ci offrirà un'aggiornamento sulla situazione della Mare Jonio e della missione Mediterranea.

Xenia Chiaramonte (Palermo, 1987) si è formata all’Università degli Studi di Milano in Giurisprudenza, dove ha conseguito il dottorato in Law and Society nel 2017. Ha frequentato il master in Sociologia giuridica a Oñati e svolto attività di ricerca presso il Centre for the Study of Law and Society della UC Berkeley. Insegna al master in Criminologia critica delle Università di Bologna e Padova ed è redattrice online di “Studi sulla questione criminale”. Dirige la collana HÓrisma presso la casa editrice Ledizioni per la quale ha curato il volume collettaneo Violenza politica. Una ridefinizione del concetto oltre la depoliticizzazione (2018) insieme ad Alessandro Senaldi. Questa è la sua prima monografia, frutto degli anni di ricerca dottorale.