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Tavola Tonda | DAL PALCO ALL'AGORÀ, andata e ritorno. Corso di Teatro condotto da Carlo Terzo
Mercoledì, 4. Gennaio 2017, 09:00
Il corso, condotto da CARLO TERZO, propone un cammino di confronto, conoscenza e dialogo, guidato e pensato nell’ottica della ricerca di cooperazione creativa, elaborando e sviluppando le possibilità comunicative, creative ed espressive. Si condurranno i partecipanti verso la sperimentazione, lo specchiarsi negli altri per costruire corrispondenza fra "tu, io, noi", attraverso la messa in opera di un linguaggio che gravita intorno alle arti sceniche e che prende una forma rinnovata grazie alla contaminazione con altre discipline.

Un percorso di ricerca collettiva e individuale, quindi, che passa attraverso il ri-conoscimento nei sensi primari per approdare a una creazione e a una comunicazione accessibile a tutte e tutti e universalizzante. 

Il lavoro proposto sarà sviluppato il più possibile collettivamente e si svolgerà seguendo tre grandi linee distinte e intrecciate: il dialogo, inteso in chiave maieutica; l’elaborazione individuale; la composizione comune.
"Non ci proponiamo semplicemente di fare teatro ma di essere insieme un unico organismo umano armonico che si esprime nella creazione dell'evento scenico, in cui tutte e tutti hanno una ragione sentimentale d'essere e nessuno d'essere più degli altri".

Moduli, Materie, Date, Orari e Costi

- A - Respirazione: Fondamentale per l’espressione artistica teatrale e non solo, lo studio è finalizzato alla conoscenza della morfologia dell'apparato respiratorio e all'acquisizione di una corretta tecnica respiratoria.

- B - Training psico-motorio: Finalizzato a individuare e mantenere il proprio baricentro interiore e la consapevolezza del "tu, io, noi, qui, ora"; per sviluppare la capacità di visioni/visualizzazioni individuali e collettive, infrangendo pudori e barriere date da azioni e movimenti abitudinari mentre si indagano i 5 elementi (aria, acqua, terra, fuoco, legno) e si raccoglie memoria corporea.

- C - Lavoro sul gruppo:  Esercizi e giochi collettivi finalizzati alla formazione del senso del gruppo, inteso come un unico organismo umano che si esprime all'unisono; partendo dalla costruzione della fiducia e dalla conoscenza reciproca fra i partecipanti, per percepire gli altri riscoprendo se stessi, sfruttando la sensorialità primaria e la gioia dell'espressione artistica collettiva come tramite possibile per esaltare e accrescere la propria individualità.

- D - Lavoro sull’attore/attrice:  Suscita lo sviluppo delle capacità/potenzialità espressive e creative individuali; in relazione alla creazione, alla fisiologia, ai sentimenti e al pensiero del personaggio che si inventa o si interpreta, partendo dall'umanità che lo accomuna a chi lo agisce in scena. Il lavoro è centrato sull'esprimere anzitutto la propria umanità più autentica, utilizzando il personaggio come una "maschera" che permette di definire una gamma di caratteristiche, per suscitare identificazione in chi assiste allo spettacolo. Quindi, basandoci su nuove ed elementari acquisizioni delle neuroscienze, è un lavoro introspettivo di indagine che parte dal proprio mondo interiore e si proietta verso l'esterno per cercare di comunicare in modo essenziale con chi fruisce degli spettacoli.

- E - Improvvisazione, movimento e presenza scenica: Prevede l’acquisizione cosciente della propria dimensione corporea in relazione allo spazio e alle persone circostanti, per mezzo di esercizi di improvvisazione, individuali e collettivi, funzionali all'indagine e allo sviluppo della proprie capacità di comunicazione non verbale. Il lavoro sarà centrato tanto sul gruppo quanto sull’attore e l’approfondimento della sua auto-coscienza: il movimento inteso come espressione del noi e di sé. Creare e fissare sequenze di movimenti partendo dal ritmo delle musiche scelte, lavorando sulla semplicità e la pulizia, per rendere comprensibile e comunicativa l'espressione. Essere un uno armonico con l'immagine di sé che si suscita, per dar vita all'autenticità che si esprime attraverso il movimento e il testo.

- F - Nozioni di base di foniatria: Lo studio è finalizzato all'approfondimento della conoscenza della morfologia dell'apparato respiratorio e fonetico e quindi dello strumento vocale; all'acquisizione di una tecnica di emissione del suono funzionale a preservarne le funzionalità. 

- G - Uso scenico della voce: Si indagheranno diversi usi possibili della voce per l’apprendimento del suo utilizzo e per acquisire dimestichezza con l'uso della voce finalizzata alle arti sceniche.

- H - Lettura interpretata: Imparare a leggere come possibilità di dar vita, calore e colore, a ciò che è scritto; rintracciando le idee, i sentimenti, le emozioni che stanno dietro la parola scritta per restituirle a chi ascolta. 

- I - Lavoro sul testo:  Dall'interpretazione alla creazione; sviscerare un testo a partire dai suoi contenuti, per cercare immagini mentali che successivamente trovino aderenza con ciò che si esprime, armonizzando le parole con i movimenti. Il lavoro passa anche dallo studio degli autori che verranno rappresentati.

- L - Studio su oggetti e attrezzi di scena e il loro utilizzo in sicurezza: Da quelli spenti a quelli accesi, lo studio dei materiali, degli attrezzi o gli oggetti in scena, intesi come prolungamenti del nostro corpo che prendono vita acquisendo il senso che gli diamo e che ci permettono di esprimere le nostre idee, emozioni o sentimenti. 

- M - Manipolazione e uso del fuoco e delle fiamme: Imparare a relazionarsi con la fiamma e col fuoco, partendo da tutto ciò che brucia o esplode in sicurezza; per sottomettere l’elemento pirico all’espressione di sé, dei propri stati d’animo e delle proprie idee.

- N - Costume e trucco:  Aspetti fondamentali dell'arte scenica, verranno studiati e sviluppati a partire dai tratti essenziali del personaggio che si interpreta e della storia che si racconta con particolare attenzione agli effetti del baluginare delle fiamme che modifica la percezione visiva degli spettatori.

- O - Arte scenica: Lo studio dell’arte scenica è strettamente legato alla capacità espressive complessivamente intese: da come si crea e si gestisce uno spazio scenico a come si comunica suscitando identificazione e compartecipazione. Per imparare a pensare e sentire la corrispondenza con chi, fruendo degli spettacoli, all'aperto come al chiuso, contribuisce alla creazione.

- P - Preparazione alla messa in scena: La materia, trasversale a tutto il corso, prevede l’acquisizione della capacità di autocontrollo e di gestione della tensione scenica, della relazione con gli spettatori e con chi si trova in scena nello stesso momento.

 
Monte ore complessivo previsto: 135 h

 

Data 

Modulo 

Ore 

04/01/2017

A, C, E, O, P

5h:  9-14

28/01/2017

A, B, C, E, F

10h: 9-14, 16-21 

26/02/2017

A, B, C, D, E, F, G

10h: 9-14, 16-21 

26/03/2017

A, B, C, D, E, F, G, H

10h: 9-14, 16-21 

23/04/2017

A, B, C, D, E, F, G, H, I

10h: 9-14, 16-21 

28/05/2017

C, D, E, G, I, L, O

10h: 9-14, 16-21 

18/06/2017

C, D, E, G, I, L, M, O, P

10h: 9-14, 16-21 

Dal 21/07/2017 
al 23/07/2017

C, D, E, G, I, L, M, N, O, P

Residenza: 20h

Dal 07/08/2017 
al 13/08/2017

C, D, E, G, I, L, M, N, O, P,
Messa in scena

Residenza: 50h

 

Costi:

- Primo appuntamento 35 € (tessera Arci obbligatoria)

- dal secondo al settimo appuntamento 70 € (comprensivi dei materiali di consumo)

- ottavo e nono appuntamento 80 € (comprensivi di alloggio in appartamento ma esclusi: costumi, attrezzi di scena, materiali di consumo, viaggio e vitto)

Iscrizioni aperte  al I e II appuntamento

Numero minimo iscritti: 10 persone per il primo appuntamento, 15 per i successivi

Iscrizioni per il primo appuntamento entro il 27 dicembre 2016 tramite pagamento di anticipo di 20 €
sul c/c intestato all'Associazione Tavola Tonda presso Banca Etica
IBAN: IT83N050180460000000014556

L'anticipo sarà rimborsato solo nel caso in cui non si raggiunga il numero minimo degli iscritti.

Le date degli incontri potranno subire delle variazioni.

Sede del Corso: Viale delle Alpi n.11, Palermo

Per informazioni e contatti:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefoni: 329 0698188
Fisso (h.17/20): 091/5073950 
fb: La Compagnia Dei Fuocolieri - Arci Tavola Tonda



ULTERIORI APPUNTAMENTI
 


Durante lo svolgimento del corso saranno previsti, inoltre, periodi di residenza, prove aperte e workshop aggiuntivi e facoltativi in affiancamento con i seguenti Maestri:
bolas, bastoni contact e dragonstaff - M° Simone Modafferi (Mixart)
scenotecnica, materiali, sicurezza - M° Alessio Pieroni (IMA sfx)
danza moderna e contemporanea - M° Massimiliano Terranova (MaxBalletAcademy)
espressione pirica, manipolazione delle fiamme, lavoro sull'attore/performer - M° Carlo Terzo (La Compagnia Dei Fuocolieri)



Il corso è finalizzato alla produzione di "Medea. Ovvero la ricerca della felicità", uno spettacolo che debutterà alla XII Edizione del Festival "Espressivamente" al Parco Etnoantropologico "Jalari" a Barcellona P.G. (Me).

MEDEA. Ovvero la ricerca della felicità

Il soggetto:
Liberamente ispirato dal testo di Christa Wolf, l'intenzione è di rileggere il mito rivalutando l'idea del genere femminile come quello maggiormente capace di cura della vita e di tessitura e mantenimento delle relazioni sociali all'interno della specie umana, nonchè di evidenziare le difficoltà sociali ad accettare culture diverse da quelle dominanti.
La Medea che lo spettacolo vuole evocare, basandosi sugli studi dell'etnoantropologa e archeologa Marija Gimbutas e su fonti storiche antecedenti a quelle Euripidee, è una donna non priva di limiti e contraddizioni ma sopratutto in contatto con la natura, col corpo e con gli archetipi dell'umanità; è quindi capace di curare, ad esempio grazie alla conoscenza delle piante, di rinunciare al suo mondo, alle sue relazioni familiari e alle sue divinità, per seguire il suo amore alla ricerca di un'affermazione come donna e come persona; venendo seguita e sostenuta in questa ricerca da una parte dei Colchi suoi concittadini.
Non un'infanticida dunque, poichè sarebbe in contrasto con la cultura matrista e biofila da cui ella proviene, al contrario una donna forte e generosa, depositaria di un remoto sapere annientata anche negli affetti da una società intollerante che arriva fino a lapidarle i figli ed esiliarla. Gesto estremo indicativo dell'incapacità degli abitanti di Corinto di integrare una cultura come quella della Colchide, per sua natura non incline alla violenza verso i propri simili.
Questo spettacolo vuole essere una metafora del fallimento del melting pot, una critica all'ideologia dell'integrazione che sta miseramente crollando di fronte agli imponenti ed epocali flussi migratori e di profughi in atto nella nostra contemporaneità; e insieme vuole evidenziare ed affermare la speranza e la tensione ad una vita migliore da sempre espressi dagli esseri umani.
Il ventaglio di situazioni, di personaggi e i riferimenti all'attualità contribuiscono a rendere vivo ed attuale il contesto in cui si svolge questo spettacolo.

La forma:
Lo spettacolo si svolgerà con dei recitati che saranno accompagnati, introdotti o intervallati da musica, danza, video, fuocoleria e pirotecnica. Verrà inoltre prediletto il coinvolgimento di trampolieri, acrobati aerei, trapezisti, funamboli, video artist e light designers. La coralità del tutto verrà amalgamata e armonizzata grazie alla centralità dell'elemento pirico che verrà inteso come collante e strumento espressivo.

Le locations:
Per sua natura, i luoghi ideali per questo spettacolo sono: i teatri di pietra, le piazze, i siti di archeologia industriale



CARLO TERZO
Nasce a Palermo nel 1976, la sua formazione e ricerca artistica inizia nel 1992 spaziando dalla musica con il M° Aldo Terzo, al teatro d’avanguardia con il M° Franco Scaldati, agli studi di canto lirico e teatro d’opera con la M° M. Elisabeth Smith e il M° R. Guglielmo Gazzani.
Numerosi sono anche gli stage e seminari seguiti fra cui teatrodanza con la M° Landi Sacco e masterclass con il M° Eugenio Barba.  
Il percorso professionale di sperimentazione e ricerca espressiva lo vede attore e danzatore, performer e cantante, aiuto regia, tecnico di scena e corista per tante produzioni teatrali di prosa, lirica, teatrodanza e fuocoleria nonché artista di strada e formatore. 
Operando sul territorio nazionale e internazionale arriva a ricoprire anche i ruoli di regista, organizzatore di eventi, direttore artistico e consulente esterno per diverse istituzioni.

Nel 2005 fonda “La Compagnia Dei Fuocolieri” una compagnia d'arti varie caratterizzata dall'uso delle fiamme come strumento espressivo e da una radicale connotazione umanista e socio-culturale, di cui negli anni faranno parte diversi artisti e artiste di varia estrazione e formazione; collaborazioni o adesioni che permetteranno a "La CdF" di spaziare in tutte le forme espressive: dalle arti plastiche e figurative a quelle visive ed alla musica oltre che, ovviamente, a quelle sceniche.
"La CdF" organizza rassegne artistiche, cura programmazioni, eventi ed iniziative culturali in collaborazione con enti pubblici e privati come, tra le altre, le diverse edizioni di "Estate a cappello" o la 1° convention di "Fuocoleria e arti Circensi", "Il sensibile ed Il pensabile" (rassegna teatrale e di arti visive), "I bimbi in piazza per Natale", “Nottenera 2012”, "Palermo street fest".
Numerose anche le produzioni teatrali presentate da "La CdF" a festival e rassegne, dalla messa in scena di autori del ‘900 (Le serve, Il sogno di un uomo ridicolo, il piccolo principe, Ritorno a Haifa) alla creazione di progetti scenici e spettacoli di arti varie ('U bellu sciò, 'u munnu arriversa, noi... Se fosse donna, La babele 2, Una realtà concreta, Per una libera comune delle donne e degli uomini). "La CdF"  si occupa anche di formazione con stage, laboratori, seminari, residenze artistiche ed attività didattiche, extracurriculari e non, presso istituti scolastici, pubblici, privati e con la F.N.A.S.; come di eventi aziendali (Aicon Experience 2006) ed Incentive house.
Dal 2012 al 2014 "La CdF" si cimenta anche in un esperimento di residenza artistica permanente: "Cas'adduma"; da cui nasce "La luna ed il Falò", un laboratorio artigianale di collaborazione interetnica.

Carlo Terzo ha, inoltre, partecipato e reperito artisti per rievocazioni storiche, cortei in costume, feste patronali, notti bianche, eventi culturali, festival e kermesse.
Attualmente è docente di teatro, danza ed espressione corporea presso la Max Ballet Academy a Firenze e svolge il proprio operato principalmente sul territorio nazionale.

LINK VIDEO:

https://youtu.be/MIhESTtQ__w